La provincia di Permunian è un luogo in cui l’ipocrisia e il culto delle apparenze la fanno da padroni, dove la nuova aristocrazia del denaro ostenta tronfia la propria volgarità, dove la stessa religione è ridotta a commercio in cui si coniugano soldi e fede, rosari e libretti degli assegni. E dove si è pronti a uccidere un essere umano – un bambino – pur di salvare un esercizio commerciale che rischia il fallimento. Che è appunto ciò che fa Amedeo Alberoni, il protagonista del libro, per annientare Biscossa Aldegheri, un politico locale colpevole di aver rovinato i suoi interessi. Trent’anni dopo, gravemente malato, il vecchio Alberoni andrà finalmente a confessare il suo piano omicida. La sua confessione però non sarà motivata dal pentimento, sia pur tardivo, bensì dal desiderio di passare alla storia. Dalla volontà di conseguire una qualche grandezza sia pur nel male.
Francesco Permunian (Cavarzere, 21 febbraio 1951) è uno scrittore e poeta italiano.
Compie i suoi esordi letterari dapprima in poesia, nella narrativa Permunian esordisce invece, dopo un trascorso editoriale travagliato, con Cronaca di un servo felice.