PROCIDA
NARRATIVA ITALIANA
240
16.00
14.00x21.00 cm
brossura con alette
9788899997328
"Procida" e' il romanzo col quale Franco Cordelli esordi a trent'anni nel 1973. Fu subito chiaro che l'autore possedeva gia' uno stile maturo, con una conoscenza profonda del romanzo moderno. Il personaggio che dice «io» e' un intellettuale che lascia Roma per rifugiarsi nella sua casa (dove topi e formiche girano liberamente) nell'isola di Procida. Li prende degli appunti su un diario in cui scrive il resoconto della giornata, anzi, il resoconto dei suoi stati mentali. Nulla di straordinario da raccontare. Ma e' proprio questa la scommessa di Cordelli, che cerca di ribaltare ogni luogo comune della letteratura (di cui il titolo e' un chiaro riferimento, quello che rimanda a "L'isola di Arturo" di Elsa Morante e a "L'isola del tesoro" di Stevenson): come raccontare nulla? Quando lo raggiungeranno anche la figlia del narratore e tre suoi amici, e nell'isola viene rinvenuto il cadavere di una donna, qualcosa nella mente del narratore cambia, assume una diversa prospettiva. Desiderio e morte, fato e necessita' si intrecciano inesorabilmente, come in un giallo in cui non ci sono casi da risolvere ma solo stati mentali da decifrare.