VICTOR HUGO

Victor Hugo (Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885) fu figlio di un generale napoleonico e conte dell’impero, il quale gli trasmise il gusto per la storia e la tecnica militare, oltre che un’immensa devozione per la grandezza della Francia. La madre, figlia di un armatore di Nantes, gli instillò l’interesse per la vita degli uomini di mare. D’ingegno precocissimo, neppure ventenne raggiunse il successo con opere di ispirazione controrivoluzionaria. Indiscusso caposcuola del Romanticismo, di cui decretò il definitivo successo con Hernani (1830), accanto a drammi, poemi e pagine autobiografiche pubblicate postume, scrisse numerose opere d’impegno politico, tra cui Storia di un crimine e I castighi. La sua fama è però le-gata soprattutto ai romanzi, tra cui rimangono immortali Notre-Dame de Paris (1831), I miserabili (1862), I lavoratori del mare (1869) e Il Novantatré (1873).