I NOSTRI AUTORI

ACHENG, ZHONG

Acheng (Pechino, 5 aprile 1949) è figlio del critico cinematografico Zhong Dian-fei, la cui fornita biblioteca ha avuto un ruolo chiave nella crescita culturale dello scrittore cinese. Quando aveva appena diciassette anni Acheng, nel corso della Rivoluzione culturale, fu inviato in campagna – assieme a tanti altri liceali – per farsi rieducare dalle masse contadine at-traverso il lavoro manuale, dissodando e disboscando le foreste per dar vita a piantagioni “utili”. Una volta rientrato a Pechino, nel 1978, è stato fra i promotori del gruppo di artisti d’avanguardia che si riuniva sotto il nome «Xingxing» (Le stelle) e viene considerato uno degli esponenti della “letteratura delle radici” (xungen wenxue). Tra i maggiori interpreti del rinnovamento letterario cinese successivo al periodo maoista, si è affermato con La trilogia dei re e nel 1992 ha ricevuto il premio Nonino Risit d’Aur (Percoto, Udine). Nel 1987 si è trasferito a Los Angeles, per alternare l’attività di scrittore con quella di sceneggiatore per il cinema e la tv, e dal 1999 è rientrato in Cina dove risiede ancora oggi.

APULEIO, LUCIO

Di Lucio Apuleio (125-170? d.C.), retore e filosofo romano di scuola platonica, ci sono pervenuti pochissimi dati biografici. È certo che ebbe nomea di mago e di alchimista, accusa dalla quale si difese con successo nella sua celebre Apologia. Nato a Madauro in Algeria, studiò a Cartagine e perfezionò i suoi studi ad Atene e a Roma. Fu un brillante oratore e viaggiò tantissimo procurandosi fama e prestigio. Si sposò con Emilia Pudentilla, donna benestante e molto più anziana di lui, i cui parenti alla sua morte gli crearono non pochi problemi. Le cause della morte dell’autore sono invece ignote.  

ARISTOTELE,

Aristotele nacque verso il 384 a.C., a Stagira, città della penisola calcidica. Era figlio di Festide e Nicomaco, medico e amico personale del Re di Macedonia. Fu dapprima discepolo e poi collaboratore di Platone all’Accademia, dove rimase per circa vent’anni, insegnando retorica e dialettica. A questo periodo risalgono diversi dialoghi di cui ci sono pervenuti solo alcuni frammenti. Pur avendo assimilato molte idee da Platone, sviluppò un proprio pensiero originale e, alla morte del suo maestro, abbandonò l’Accademia. Divenne precettore del figlio del Re di Macedonia, il futuro Alessandro Magno, e durante il suo regno prosperoso si recò ad Atene dove fondò la sua scuola, il Liceo.

ARLT, ROBERTO

Roberto Arlt (Buenos Aires, 26 aprile 1900 – Buenos Aires, 26 luglio 1942) è considerato uno dei maggiori scrittori argentini di ogni tempo, una figura quasi leggendaria. Il suo primo romanzo, El juguete rabioso (Il giocattolo rabbioso) esce nel 1926 e riceve molti apprezzamenti, oltre a suscitare l’ammirazione di Borges. Tre anni dopo, I sette pazzi viene celebrato come un capolavoro. In romanzi e racconti di tono dostoevskiano, e talora kafkiano, seppe interpretare le atmosfere torbide e crudeli della Buenos Aires degli anni Trenta. Muore d’infarto nel 1942.

AUB, MAX

Tra i maggiori scrittori di lingua spagnola del secolo scorso, Max Aub (Parigi, 2 giugno 1903 – Città del Messico, 23 luglio 1972), madre francese e padre tedesco, combatté tra i miliziani nella guerra civile e fu esule in Francia e quindi in Messico dopo la caduta della repubblica. È autore di un ciclo di romanzi riuniti sotto il titolo complessivo Il labirinto magico (“El laberinto mágico”), composti tra il 1943 e il 1968, nei quali rielabora artisticamente le fasi della sua vita ricca di avvenimenti sia materiali che intellettuali. Più noto come autore di racconti, è autore anche di opere teatrali a tema esistenziale. Jusep Torres Campalans (1958), tra i suoi capolavori, è la biografia immaginaria di un pittore inesistente “vissuto” nell’epoca inquieta e densa di fermenti artistici e intellettuali che precedette e seguì la Prima guerra mondiale.

AUSTEN, JANE

Jane Austen (Steventon, 16 dicembre 1775 – Winchester,18 luglio 1817), nata nella contea dello Hampshirein una famiglia piuttosto numerosa, iniziò a scrivereda giovanissima. Visse in Inghilterra, circondatada un ambiente culturalmente stimolante, e condusseun’esistenza tranquilla scandita dalle consuetudinidel tempo: gli incontri con vicini e conoscenti, i balli,le piccole recite domestiche, le conversazioni attornoal camino e soprattutto le letture. Morì a soli 41 annia causa di una grave malattia.

BABEL, ISAAK

Isaak Babel (Odessa, 1 luglio 1894 – Mosca, 27 gennaio 1940) è stato un giornalista, drammaturgo e scrittore russo. Nacque da una famiglia ebraica in un periodo di rivoluzioni sociali e di esodi massicci di ebrei dall’Impero Russo. Grazie all’aiuto di alcuni amici cristiani, il giovane Isaak riuscì a sopravvivere, insieme alla sua famiglia, al pogrom del 1905. Dopo essersi laureato all’Istituto di Finanza e Affari nel 1915, si trasferì a Pietrogrado, qui incontrò Maksim Gor’kij, importantissimo scrittore russo che decise di pubblicare alcuni racconti sulla sua rivista letteraria. Babel combattè poi nella guerra civile russa e nel 1920 fu assegnato, come giornalista, alla prima armata a cavallo, in questo modo divenne testimone diretto della campagna di Polonia. Tra le sue opere di maggior successo troviamo I racconti di Odessa e L’armata a cavallo.